ecco la mia preghiera per oggi: Buona domenica a tutte/i care/i parrocchiane/i dM
Signore tu chiami, forte, al di là della miopia delle persone che vedono solo la morte e l’impossibile, al di là delle pietre tombali: “Lazzaro, vieni fuori!”
Questo nome è tutto un programma perché significa “colui che è assistito da Dio”. Oggi Tu lo gridi anche a me, che sono nella tomba delle mie abitudini perverse e dei miei compromessi, e io ho paura di uscire.
Signore, mi sono abituato ad essere morto in troppi aspetti della mia vita, mi sono costruito un mondo di illusioni, di maschere, di muri e di aggiustamenti. Ora ho paura di uscire fuori, di essere vivo, di essere vero.
Signore, sono affezionato al mio “uomo vecchio”, sarà per questo che non sono veramente diposto a risorgere con Te, ad essere un “uomo nuovo”.
Signore, ho paura di affrontare il mondo della sofferenza, della passione, della donazione, della profondità che costa, della pazienza, di tutto quello che mi sono illuso di poter evitare con pietose scorciatoie.
Signore, ho paura di affrontare una vita come me la vuoi donare Tu: una vita che non vuol dire tornare alla vecchia esistenza di prima, ma convertirmi e sperimentare una nuova vita, più piena e più responsabile.
Signore, ho paura di uscire fuori, perché se tu mi chiami Lazzaro, cioè “colui che è assistito da Dio”, devo riconoscere che non sono quell’onnipotente e autosufficiente, che ho coltivato finora nella mia sicumera.
Signore, ho paura di uscire fuori da questa tomba, perché la nuova vita che mi proponi, parte già dall’accettare che altri mi aiutino, rotolando via la pietra tombale, sciogliendo le mie bende, lasciandomi andare. Devo insomma fare i conti con gli altri che mi hai insegnato a chiamare sorelle e fratelli, ma che troppo spesso ho trattato come problemi, fastidi, superflui, indifferenti, scontati.
Ti ringrazio Signore, in questa domenica, Pasqua settimanale, perché fai ancora risuonare il tuo forte grido “Lazzaro, vieni fuori!”, nonostante le mie resistenze, paure e mancanze di fiducia. Grazie Gesù, perché non ti arrendi al vedermi rintanato nel mio ego mortifero, ma mi urli la Tua forza pasquale. Amen.
Signore, grazie perché non ti arrendi e non ti fermi davanti alle nostre resistenze ostinate. Aiutaci. Grazie anche a te, caro don Mario.
Signore, Grazie per avermi donato la fede e aver arricchito la mia vita di persone preziose che mi parlano ogni giorno di te.
Grazie Don Mario per la tua disponibilità.
Hai un dono speciale di farci comprendere le cose difficili che vanno dritte dentro nel cuore.