◼︎ 29.05.22 Pellegrinaggio a Pietralba> clicca qui
◼︎ 28.05.22 Canne al Vento, rassegna di musica per strumenti ad aria ore 20:30 S. Giuseppe ai Piani > clicca qui
◼︎ 31.05.22 Fioretto di Maggio con Corale S. Giuseppe ore 20:00 S. Giuseppe ai Piani
◼︎ 02.06.22 Preghiera vocazionale ore 17:30 in San Domenico
◼︎ 04.06.22 Veglia di preghiera di Pentecoste ore 20.30 chiesa Tre Santi
◼︎ 06.06.22 Lunedì di Pentecoste: Messe ad orario festivo. No Messa serale
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Prima Lettura: At 1,1-11 Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
Salmo Responsoriale Dal Sal 46 (47) Ascende il Signore tra canti di gioia.
Seconda Lettura Eb 9,24-28; 10,19-23 Cristo è entrato nel cielo stesso.
Dal Vangelo secondo Luca 24,46-53
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Il nostro amico Giorgio Cavallaro è salito in Cielo.
Il ricordo di Primaldo Paglialonga
Carissimo Giorgio, sei sempre stato un uomo di profonda fede e di amore verso Gesù. Ti conosco da oltre 30 anni, ma sempre mi sorprendevi con i tuoi gesti semplici. Ogni tanto mi chiedevi a bruciapelo: “Mi dai una aiuto a raccogliere le offerte durante la Santa Messa?”. E la tua gioia era contagiosa: come non dirti subito “Sì!”.
Ricordo ancora il giorno in cui chiesi a Don Mario di potermi offrire come aiutante nel servizio per la sacrestia: dal momento della sua risposta positiva, non la smettevi di domandarmi: “Allora quando inizi?”. La tua impazienza nel voler condividere un servizio per la nostra casa parrocchiale – la nostra amata chiesa di San Domenico – si trasformò in felicità il giorno che venni per iniziare. Mi accogliesti assieme ad Antonio con un abbraccio che non potrò dimenticare, pieno di gioia, emozione e una fede che non so descrivere. Bella, limpida, come quella dei bambini. Tu, naturalmente per primo, e poi Antonio, lì a spiegarmi le mansioni e le problematiche diverse che possono presentarsi anche in un servizio apparentemente semplice come quello durante le celebrazioni: le cose da preparare, gli orari da rispettare, perché la nostra “casa” sia in ordine, sobria ma accogliente, come le case in cui viviamo con le nostre famiglie, e per poter cercare di offrire sempre il meglio alla nostra comunità. Anche questo, in fondo, non è fare la volontà del Padre? È proprio dalla nostra presenza nell’eucarestia che Gesù ci ha chiesto di fare memoria di Lui, e tu lo sapevi bene.
Hai trasmesso a me, e a tutti i parrocchiani che ti conoscevano, una forte emozione per la tua Fede e il tuo Amore verso Cristo. A me lo hai fatto, in particolare, in un episodio: quando mi chiedesti di prendere la grande croce che si trova in sacrestia. O quando mi raccontavi del tuo incontro con San Pio da Pietralcina. Come ci si sente piccoli di fronte a Gesù… e allo scandalo della croce. Eppure, è quanto Lui ci ha chiesto: di saperla portare, quella croce, imitandolo. Perché con Lui quel giogo diventa leggero. E tu lo portavi con gioia, all’interno di un’amicizia che avevi saputo costruire con tutti noi. Anche quando, già sofferente, sopportavi tutto con dignità e dicevi a tua moglie: “Vado in sacrestia perché ci sono i miei amici Primaldo, Renzo ed Emilio: porto loro questi dolcetti che hai fatto, così curo un po’ anche l’albero di limoni”. Chissà che cosa pensiamo si debba fare per seguire Gesù: andare in capo al mondo, fare le rivoluzioni, stravolgere le proprie vite… Tu mi hai insegnato che basta rimanere fedeli a Lui, guardare accanto a sé e partire da lì. Le grandi cose si fanno partendo da quelle piccole, che addirittura sembrano ad alcuni insignificanti: ma la vera rivoluzione si fa dalla conversione del cuore. Quanta fede, quanto amore verso Dio e verso una comunità, si possono trasmettere proprio in quei gesti!
Grazie per tutto questo, caro Giorgio. Prega per noi da lassù, noi pregheremo per te e per la famiglia. In comunione, come tu hai sempre voluto.
17Notiziario