Nel tempo di Avvento e di Quaresima, ormai da anni, ci ritroviamo nelle Chiesa del Sacro Cuore per un tempo di adorazione. Quest’anno non è possibile, ma non vogliamo lasciarci prendere la possibilità di vivere anche da soli questo tempo di grazia. Ecco una traccia per la personale adorazione.
Segno della croce
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen
Il Signore è qui, presente tra di noi.
Siamo riuniti con l’intera Chiesa in questo momento di preghiera.
In preparazione all’ascolto della Parola
In questo santo periodo di Avvento
ci prepariamo in atteggiamento di preghiera per la venuta del nostro Dio.
Siamo pieni di gioia perché abbiamo la certezza che Dio stia venendo a salvarci.
L’unto del Signore sta venendo
per portare la Buona Notizia ai poveri;
per ricomporre i cuori spezzati;
per proclamare la libertà ai prigionieri;
per annunciare un anno di grazia dal Signore.
Accensione della terza candela della Corona d’Avvento
Questa candela di colore rosa che oggi accendiamo riflette l’anticipazione della gioia che sentiamo nel sapere che la Parola eterna dell’amore del Padre sta venendo per la nostra salvezza.
Signore Gesù Cristo,
parla ancora ai nostri cuori.
Nella sofferenza e nel dolore,
nella tristezza e nell’angoscia
diffondi la tua Buona Notizia
e risana i cuori spezzati con la tua pace.
Nell’ingiustizia e nella paura, in ogni cosa che ci tiene legati parlaci della libertà.
Quando dubitiamo dell’amore del Padre per noi,
proclama ancora una volta l’anno di grazia del Signore.
Possa questa candela ricordarci la tua presenza. Nutriti dalla tua Parola riuniti intorno alla sua luce, rafforzaci per essere profeti di speranza e di buone notizie per il nostro mondo.
Quando la candela viene accesa, tutti dicono:
“Maranatha, vieni Signore Gesù!”
Lettura Biblica – Giovanni 1, 6-8. 19-28
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose:
«Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Riflessione
Oggi è la domenica Gaudete. Il nome deriva dalla prima parola dell’antifona d’ingresso in latino, che significa “Rallegrati”. Il testo completo dell’antifona è: Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino.
Questo è ciò di cui ci rallegriamo: Dio ci è vicino. Riconosciamo quella vicinanza nella presenza di Gesù, nato così tanto tempo fa, e la sua continua e attuale presenza attraverso lo Spirito Santo nelle nostre vite. Ci rallegriamo del fatto che, sia se ce ne siamo accorti o meno, Dio è sempre stato con noi. Dio non ci ha mai lasciato.
L’Avvento riguarda soprattutto una nuova scoperta della presenza e della grazia di Dio nella nostra vita, nel nostro momento storico.
Questo è ciò che festeggiamo anche il giorno di Natale. Cristo è il grande regalo di Dio alla famiglia umana. Il Natale celebra non solo la nascita di Gesù in un momento della storia umana, ma la sua continua nascita in noi affinché sia presente in ogni momento della storia dell’uomo.
In attesa della venuta finale di Gesù, come Giovanni Battista, siamo chiamati ad essere testimoni della Luce. E lo si è meglio se si assume la missione del profeta della prima lettura, proprio come fece Gesù. Il Signore ci ha unti per portare la Buona Notizia ai poveri, per sanare i cuori spezzati, per proclamare la libertà ai prigionieri, un anno di grazia dal Signore. Dio si fida di noi per farlo. E, attraverso il nostro battesimo, siamo stati incaricati dalla Chiesa a farlo.
La nostra fede in (ovvero, la nostra relazione vivente con) Cristo deve essere vissuta apertamente, generosamente e aperti alla grazia, al servizio dei nostri fratelli e sorelle nel mondo per essere presenza viva di Gesù ai nostri giorni e ai nostri tempi.
Mi prendo del tempo per dire a voce altra una parola o una frase del vangelo che mi ha colpito.
Padre Nostro
Obbedienti alla Parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, preghiamo dicendo:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Preghiera conclusiva
Signore, Dio,
ti rendiamo grazie per questo momento
di preghiera che abbiamo vissuto insieme.
Nel tuo amore misericordioso
ricordati del tuo popolo.
Hai mandato il tuo Figlio
nel mondo a portare luce e guarigione.
Fa’ che possiamo essere noi adesso
la tua luce e il tuo amore
specialmente in questo momento di bisogno. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Benedizione
Il Signore ci benedica,
ci preservi da ogni male
e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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Grazie di cuore.
Bellissime parole di riflessioni Dio ci e’ sempre sempre vicino e non ci lascerà mai