Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
In occasione della solennità di Cristo Re, il nostro Vescovo ha emanato una lettera pastorale dal titolo: Per una cultura della vigilanza e della corresponsabilità
Ecco la prima parte del testo che potete ritrovare integrale sul sito della diocesi
Solennità di Cristo Re, 22 novembre 2020
Care sorelle, cari fratelli nella nostra diocesi di Bolzano-Bressanone!
In questa lettera pastorale mi rivolgo a voi con una richiesta che ci riguarda tutti e che per me è molto importante. Le scioccanti notizie di abusi sessuali nella Chiesa in tutto il mondo, di cui si è a conoscenza, hanno infranto un tabù che per troppo tempo ha ignorato le sofferenze delle persone colpite e di coloro che le circondano. Finalmente le vittime hanno trovato ascolto. Finalmente si è iniziato a prendere sul serio le accuse, a indagare su di esse e ad adottare misure adeguate a favore delle persone colpite e del loro ambito di vita. Allo stesso modo sono state emanate norme e misure di diritto canonico più severe per chi ha commesso crimini contro bambini e adolescenti, in modo da garantire la punibilità dei responsabili. È stato abbattuto il muro del silenzio e la realtà nascosta è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica dal grido delle vittime e dai media. Questa realtà è stata ed è dolorosa, e anche vergognosa: ma è bene e necessario che la affrontiamo in modo responsabile, e che lo facciamo anche oggi… + Vescovo Ivo
Con questo numero incominciamo una nuova rubrica. Un cammino di CATECHESI PARROCCHIALE suggeritoci da don Paolo. Toccherà varie tematiche iniziando con alcune riflessioni sulla nuova enciclica di papa Francesco. Ringraziamo fin d’ora don Paolo per questa sua disponibilità.
“FRATELLI TUTTI”: cambiare mentalità
L’ultima enciclica che il Papa ha firmato il 3 ottobre scorso ad Assisi “sulla fraternità e l’amicizia sociale” è intitolata Fratelli tutti, espressione presa dagli scritti di S. Francesco, fondatore di una comunità in cui tutti fossero fratelli. Dopo Dio, la parola da lui più usata è appunto fratelli. S. Francesco pensa a coloro che si uniscono a lui nello stesso stile di vita cristiana, (anche se guarda con grande rispetto il Sultano d’Egitto con cui dialoga amichevolmente). Così anche noi, siamo stati abituati a usare la parola fratello e sorella in senso traslato per indicare i membri della chiesa cattolica. E sembrava una conquista chiamare “fratelli separati” gli appartenenti alle altre chiese cristiane. Ora Papa Francesco ci esorta ad allargare lo sguardo e a vedere in tutti gli uomini dei fratelli. Certo lo sapevamo già che gli uomini sono tutti uguali e hanno gli stessi diritti, ma di fatto nel mondo dominano l’individualismo e il nazionalismo che portano ad un mondo con troppe ingiustizie e disuguaglianze. Bisogna dunque cambiare il modo di pensare i rapporti umani, alla luce della inalienabile dignità umana di ciascuno. Il Papa lancia “la sfida di sognare e pensare ad un’altra umanità” (n. 127). “Sembra un’utopia ingenua, ma non possiamo rinunciare a questo altissimo obiettivo” (n. 190).
Impossibile riassumere un’enciclica così vasta e complessa. Offre spunti di riflessione, non è un trattato di dottrina sociale cristiana. Quindi invito a lasciarsi stimolare dalla lettura diretta del testo, che si può fare anche saltando di qua e di là, scegliendo ciò che più interessa. Senza però tralasciare il cap. II, che dà la base biblica a tutta l’enciclica.
ven.27 nov. Ora Mariana ore 17.00 S. Messa preceduta dalla recita del Rosario in S. Domenico