Omelie 29 marzo 2020

Fino alle Palme: novena 
Dal 27 marzo a sabato prima della Domenica delle Palme, 4 aprile, l‘invito del vescovo è a recitare la novena di preghiera nel tempo della pandemia da Coronavirus.
Dopo le letture e le omelie trovate la preghiera di oggi.

Prima lettura Ez 37,12-14 Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.
Salmo responsoriale Sal 129 Il Signore è bontà e misericordia.
Seconda lettura Rm 8,8-11 Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 11,1-45
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.

18:00 don Mario
18:30 don Timothy

Novena di preghiera
al tempo della pandemia del coronavirus

Introduzione
Signore Gesù Cristo, tu hai detto: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto” (Mt 7,7-8).
In questo tempo, in cui affrontiamo la nuova minaccia del coronavirus e proviamo un senso di insicurezza, ci affidiamo alla tua compassione e ci rivolgiamo a te nella preghiera per trovare forza e consolazione.

29 marzo

Dal libro die Ester (4,17a-c)
Mardocheo pregò il Signore, ricordando tutte le gesta del Signore, e disse: “Signore, Signore, re che domini l’universo, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere e non c’è nessuno che possa opporsi a te nella tua volontà di salvare Israele. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento. Tu sei il Signore di tutte le cose e non c’è nessuno che possa resistere a te, Signore”.

Meditazione

In un momento di estrema necessità per il popolo ebraico, Mardocheo, padre adottivo della regina Ester, si rivolge in preghiera a Dio – e viene esaudito. Il popolo viene salvato dalla rovina. La preghiera non è mai inutile. Essa non è né un tentativo di convincere Dio, né di fargli cambiare idea, ma la supplica di avere la forza di accogliere la sua volontà.

Breve silenzio

Invocazioni
O Dio, tu ti prendi cura degli uomini e hai misericordia di loro nelle necessità.
Pieni di fiducia preghiamo: R. Abbi misericordia, o Dio.

  • Di tutti gli uomini, affinché la diffusione di questo virus possa essere fermata in breve tempo. R.
  • Di coloro che hanno contratto il coronavirus, sii loro vicino e dona loro la guarigione. R.
  • Dei medici e degli infermieri, dona loro forza e perseveranza. R.
  • Dei ricercatori che si applicano allo studio di nuovi farmaci e vaccini. R.
  • Di coloro che, nella società civile e nella Chiesa, hanno incarichi di responsabilità: dona loro il tuo Spirito, affinché possano prendere le decisioni necessarie al bene di tutti. R.
  • Di tutti coloro che sono oppressi da paura e preoccupazioni: consola chi è nel lutto e nella disperazione. R.
  • Dei morenti: accogli i defunti nel tuo regno di luce e di pace. R.
  • Eventuali intenzioni particolari…

    Vogliamo unire alla preghiera tutte le nostre intenzioni e rivolgerci al Padre come Gesù ci ha insegnato: Padre nostro
    Preghiera conclusiva:
    Preghiamo. Dio misericordioso, tu ci aiuti nella sofferenza ed esaudisci le nostre suppliche. Ti ringraziamo perché ci hai mostrato la tua misericordia. Benedici il tuo popolo che, nell’imperversare della minaccia del coronavirus, con speranza attende la tua carità e il tuo aiuto. Donaci la tua protezione e la tua grazia. Preservaci dal male e concedici la salute del corpo e dello spirito ed aiutaci a servirti con fedeltà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen

    Santa Maria, guarigione dei malati, prega per noi!
    Santa Maria, consolatrice degli afflitti, prega per noi!
    Santa Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi!

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